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Tina Turner riceve una laurea honoris causa dall’Università di Berna

Tina Turner, ha ricevuto il dottorato honoris causa dell’Università di Berna.
Stando alla laudatio, la cantante – si è affermata come donna in un settore precedentemente dominato dagli uomini e ha lasciato il segno in molte persone con la sua autenticità e il suo carisma artistico.
Con la sua arte Tina Turner ha inoltre «mostrato un esempio di via di uscita da molteplici situazioni di discriminazione». Per questi motivi l’Università di Berna le conferisce il dottorato honoris causa della facoltà di storia e filosofia. La regina del rock non sarà però presente di persona per ricevere il riconoscimento in occasione del “Dies accademico” dell’ateneo bernese.

La storia tra la regina del rock ‘n’ roll e la Svizzera ha inizio durante un party a Londra nel 1985, quando Tina conosce il musicista tedesco Erwin Bach, di ben 16 anni più giovane di lei. Già a partire dall’anno successivo i due diventano una coppia a tutti gli effetti, dando inizio a una storia d’amore che dura tuttora, coronata nel luglio 2013 con il matrimonio.
Tina e Erwin si trasferiscono in Svizzera nel lontano 1994, precisamente a  Küsnacht, un paesino a pochi chilometri da Zurigo, nella villa Château Algonquin, ed è proprio qui, sulle rive dell’omonimo lago, che Tina si innamora pian piano della Svizzera, dei suoi paesaggi mozzafiato, delle persone e della privacy che le è sempre stata a cuore.Il 25 gennaio del 2013, prima ancora di sposare il compagno, Tina decide di ufficializzare la sua storia con la Svizzera e invia la richiesta per la cittadinanza. Ai giornalisti dichiara candidamente: “sono molto felice in Svizzera e mi sento a casa qui. Non riesco a immaginare un posto migliore per vivere”.
Nell’aprile dello stesso anno si sottopone al test per ottenere la cittadinanza, che include la conoscenza avanzata della storia svizzera e della lingua tedesca. Il 22 aprile ottiene il passaporto svizzero e in ottobre decide di rinunciare alla cittadinanza americana, mantenendo solo quella elvetica.

Tina Turner,  pseudonimo di Anna Mae Bullock, nasce a Nutbush, nello stato del Tennessee, il 26 novembre 1939. All’età di dieci anni canta già nel coro della chiesa della sua città, dove il padre Richard è pastore. Nel 1956 i genitori si separano; Anna Mae e la sorella Alline vanno a vivere a Saint Louis.

La Bullock e sua sorella iniziano a frequentare i locali notturni. Vede per la prima volta Ike Turner esibirsi con la sua band, i Kings of Rhythm, al Manhattan Club di East St. Louis. Bullock e rimane colpita dal suo talento, ricordando che “è quasi andata in trance” guardandolo suonare. Ha chiesto a Ike di lasciarla cantare nella sua band nonostante il fatto che poche donne avessero mai cantato con lui. Turner disse che l’avrebbe chiamata ma non lo fece mai. Una notte del 1957, durante un intervallo, Ann Mae prende il microfono dal batterista dei Kings of Rhythm Eugene Washington e canta la ballata blues di B.B. King, “You Know I Love You”. Dopo averla sentita cantare, Turner le chiede se conosce altre canzoni. Canta per il resto della notte e diventa la cantante della band.

Mentre la sorella Alline esce con il batterista della band Eugene Washington, Bullock inizia a frequentare il sassofonista Raymond Hill . Dopo essere rimasta incinta durante il suo ultimo anno di liceo, si trasferisce da Hill, che vive con Ike Turner.
La prima registrazione di Bullock fu nel 1958 sotto il nome di Little Ann sul singolo “Boxtop”. È accreditata come cantante nel disco insieme a Ike e al collega cantante dei Kings of Rhythm Carlson Oliver.

Nel 1960 inizia la relazione con Ike mentre lui era ancora fidanzato Lorraine Taylor. Pubblicano “A Fool in Love”, il primo singolo in cui viene utilizzato lo pseudonimo Tina Turner, che ottiene subito un notevole successo giungendo ai primi posti nelle classifiche internazionali. Dopo averlo registrato Tina dice a Ike che non vuole continuare la loro relazione; lui risponde colpendola alla testa con un calzascarpe di legno. Quando nasce il loro figlio Ronnie nell’ottobre 1960 si trasferiscono a Los Angeles e si sposano a Tijuana .

La giovane, talentuosa e bellissima cantate ha 22 anni quando pronuncia il “sì” al musicista con cui costituisce un duo di grande successo. A quell’età la testa è piena di sogni e Tina immagina scenari romantici per la sua prima notte di nozze, non certo ciò che invece è accaduto. Ike, infatti, la porta in un bordello a Tijuana, in Messico, dove la costringe ad assistere a uno spettacolo di sesso live. “È stato bruttissimo”, ricorda, “il ragazzo era poco attraente e apparentemente impotente, e la ragazza… beh, quello che metteva in mostra era più ginecologico che erotico. Sono stata infelice per tutto il tempo, sull’orlo delle lacrime, ma non c’era scampo. Non potevo andarmene prima che lo dicesse Ike, che si stava divertendo tanto”. Al ritorno a casa, Tina non ebbe il coraggio di raccontare a nessuno come erano andate le cose, così come si sentiva troppo in imbarazzo a confessare che ogni notte con il suo marito-padrone era un’angoscia. Si trovava in balia di un predatore sessuale, un consumatore vorace di cocaina, troppo violento per sperare di dirgli “ti lascio” senza temere di venire uccisa. Tina in quel periodo tenta anche il suicidio ingerendo 50 pastiglie di Valium e sembra assurdo pensare che la gioiosa performer dalle gambe che qualcuno ha definito “tra le più belle del mondo”, la tigre indomabile che tutti conosciamo, possa aver gettato la spugna, nel momento più buio della sua vita.Alla fine trova la forza di fuggire dal marito aguzzino nel 1978, una decisione coraggiosa anche per gli interessi discografici che condividevano. Pur di ritrovare velocemente la serenità e riappropriarsi della sua vita perde molto denaro, non lotta nemmeno per una corretta divisione dei beni, viene querelata dalle compagnie che subivano un danno dallo scioglimento del duo. Per qualche anno è rimasta così in bolletta da ricevere buoni pasto dallo Stato e da essere costretta a esibirsi in piccoli club.

La sua rinascita (sia personale sia artistica) avviene grazie all’incontro con Roger Davies, già manager di Olivia Newton-John, che decide di gestire la carriera della Turner a partire dal febbraio del 1980, intensificando la sua attività dal vivo sia negli USA che in Europa, aprendo i concerti per Rod Stewart, che la vuole accanto a sé anche durante una partecipazione al Saturday Night Live, e per tre spettacoli dei Rolling Stones, si esibisce inoltre con Chuck Berry.

In questo periodo, grazie al produttore e talent scout John S. Carter, il quale riesce a vincere l’opposizione della Capitol Records a ingaggiare la Turner, e anche all’insistenza di David Bowie, suo amico ed estimatore, riesce a ottenere un contratto discografico per tre album. Nel 1983 pubblica una cover del brano di Al Green Let’s Stay Together che ottiene un grande successo e la riporta in classifica negli Stati Uniti.Ma è nel 1984 che ottiene la definitiva consacrazione grazie all’album Private Dancer, un successo da oltre venti milioni di copie vendute in tutto il mondo che la rilancia come star internazionale, grazie anche al traino del singolo What’s Love Got to Do with It, l’unico brano della sua carriera a toccare il primo posto della classifica statunitense dei singoli.

Nel 1985 partecipa a USA for Africa,, cantando We Are the World prodotta da Quincy Jones. Il brano vince il Grammy Award come canzone dell’anno, come disco dell’anno, e come miglior performance di un duo o gruppo vocale pop.

Nel 1985 è nel cast di Mad Max – Oltre la sfera del tuono (con Mel Gibson), nel quale canta la canzone-tema del film We Don’t Need Another Hero e One of the Living che lo apre. We Don’t Need Another Hero raggiunge il secondo posto in classifica. Il successo discografico prosegue nel 1986 con Break Every Rule, seguito da Foreign Affair del 1989 che contiene il singolo The Best, uno dei suoi brani più celebri.

La sua storia è raccontata nel film del 1993  Tina – What’s Love Got to Do with It .

Ha venduto oltre 100 milioni di dischi in tutto il mondo, ha vinto 12 Grammy Awards. È il prima artista di colore e la prima donna ad essere sulla copertina di Rolling Stone.

Nel 2013, tre settimane dopo il suo matrimonio con Erwin Bach, ha un ictus e deve sottoporsi a un lungo periodo di riabilitazione per imparare a camminare di nuovo. Nel 2016 le viene diagnosticato un cancro intestinale. La Turner opta per i rimedi omeopatici per curare la sua ipertensione che alla fine le provoca danni ai reni e un’insufficienza renale. Le viene consigliato un trapianto ma le possibilità di ricevere un rene sono scarse e le consigliano di iniziare la dialisi. Tina valuta il suicidio assistito e si iscrive a Exit, un’associazione che ti guida in questo processo, ma Bach si offre di donarle un rene. Il trapianto ha luogo il 7 aprile 2017.

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