Rock, Amicizia e un Fiume che scorre
Tengo molto a questa foto in quanto racchiude in sé tanti elementi, tanti significati che mi descrivono, che mi raccontano.
Parla di amicizia, di fratellanza, di passione, di rock e di scelte anche difficili che una sana e duratura amicizia possono aiutarti a compiere.
Lui è il mio compagno di banco delle elementari.
Era il possessore del primo giradischi che io abbia mai visto, amplificato da un meraviglioso MARANTZ che emanava una luce azzurrina che mi ipnotizzava.
Ci ascoltavamo i primi dischi in vinile, acquistati dando fondo alle nostre paghette.
Quando era possibile andavamo agli spettacoli live dei nostri gruppi preferiti.
Negli anni ‘90 addirittura grazie alla nostra amicizia e alla sua generosità riesco ad ascoltare dal vivo i Deep Purple a Londra, all’Hammersmith Odeon per tre sere di fila e da tre postazioni diverse. (“Ho i biglietti per due, se ti paghi volo e albergo mi accompagni. Vuoi venire?” – “E me lo chiedi pure? Contaci.”)
Negli anni la passione del mio amico Eros per il rock si è trasformata in collezionismo.
All’inizio solo piccoli oggetti.
Autografi su vinili, fotografie, plettri, bacchette e poi oggetti di ogni genere, vestiti, chitarre… sempre di più, sempre di più.
Oggetti acquistati in rete, in giro per il mondo, a qualche asta, ai numerosissimi concerti ai quali assiste spesso con l’amico fraterno Claudio, anche lui eccezionale collezionista.
La voglia di condividere la loro passione per il rock li coinvolge a tal punto che decidono di catalogare e mettere in rete tutti i loro cimeli in un sito, ROCKDREAM ZONE.
Inoltre realizzano a Locarno una splendida mostra il cui scopo è dare la possibilità a tutti di vedere dal vivo il frutto della loro passione per la musica.
Ed eccoci qua.
Il mio amico fraterno sa delle mie difficoltà nel camminare ed a stare in piedi e si mette a disposizione per aiutarmi in qualche modo a visitare la mostra.
Sono malato di Sclerosi Multipla, affronto il mio oscuro compagno di viaggio con determinazione e cerco di non privarmi di nulla, figuriamoci di un evento simile.
Ci tengo enormemente ad essere presente, ma con le stampelle che sono solito usare per brevi tratti ho una autonomia limitata.
Non riuscirei a godermi la mostra e una giornata fantastica si trasformerebbe in una sofferenza per entrambi. Il mio amico non se lo merita.
La soluzione è solo una.
Mi faccio prestare una sedia a rotelle.
E`la prima volta che il mio oscuro compagno di viaggio mi sfida apertamente, mi mostra il suo lato peggiore, concretizza per un momento la proiezione di un futuro distopico che pare attendermi ma che respingo ancora con tutta la mia forza.
“Se non puoi correre, allo scorri” mi dico.
E così faccio.
Mi accompagnano i miei figli e mia moglie.
Anche per loro è come un rito di passaggio, non solo per me. Figure che accompagnano le nostre vite e di cui non si parla mai abbastanza.
Mi faccio spingere, aiutare.
Riesco anche a scherzare, a riderci su.
Ma soprattutto vivo.
Vivo una giornata fantastica, in compagnia di un vero amico che mi spinge, mi sorregge, mi spiega, mi racconta. Mi fa vivere la sua passione, mi mette al centro delle sue azioni, come se fossi il suo ospite più prezioso.
L’amicizia è il bene più prezioso, essere aperti alla vita e condividere la propria passione, la propria essenza è la chiave per vivere sereni, per scorrere in questo fiume chiamato vita che non sempre scorre placido ma nel quale tutti abbiamo la possibilità di vivere momenti preziosi a prescindere dal percorso del fiume o dalla velocità della corrente.
Lo ripeto spesso al mio oscuro compagno di viaggio: “Tu pensi di guidare, ma sono io a scegliere il percorso. La barca è mia, mio è il timone”.
La foto la faccio in piedi, per la carrozzina c’è ancora tempo e per il momento mi gusto l’abbraccio e il sostegno del mio amico.
Questa energia che ho preso da questa giornata ha contribuito a consolidare in me la voglia di condividere la mia esperienza con la malattia attraverso un progetto divulgativo, il cui nome è Scorrere Con La Sclerosi.
Non so dove mi porterà il mio scorrere.
Quello che so è che se un giorno avrò bisogno ancora di una spinta, il mio amico sarà li pronto ad aiutarmi.
Rock never die, Rock never lie.
Paolo Boffa, 27 ottobre 2021
https://www.scorrereconlasclerosi.it/
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