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RORY ROLLINS

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TANTI AUGURI ABRAXAS

IT version – Abraxas – Santana

Settembre 1970 esce l’album che farà la storia della fusione tra il suono tipico latino e il rock and roll, contaminato da influenze blues e jazz, che hanno reso questo album un classico. Nel 2003, la rivista Rolling Stone ha inserito l’album al 205º posto della sua lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone.

Doveva essere un disco interlocutorio, con storici pezzi di mambo ed esperimenti di jazz latino. Invece fu l’atto di nascita della “poesia delle mescolanze”. Quasi senza saperlo, Santana e i suoi inventarono la world music applicando la lezione dei vicoli messicani alla cultura occidentale.[1] Considerato spesso come il migliore tra gli album di Santana, ebbe un enorme successo internazionale proprio per la sua miscela di influenze latine con temi rock caratterizzati da overdrive di chitarra elettrica ed organo. Abraxas dimostrò al pubblico anche la versalità stilistica del chitarrista messicano, come nel brano Samba pa ti e Incident at Neshabur, entrambi strumentali. Le percussioni latine – congas, timbales e bongos – si rendono più evidenti in questo secondo album, laddove nel primo prevalevano le improvvisazioni blues e rock.

Nella classifiche Billboard 200 (sei settimane) ed ARIA Charts raggiunse la prima posizione, la terza posizione nella VG-lista, la quarta in Germania Ovest. Nelle chart inglesi, francesi ed olandesi Abraxas arrivò al 7º posto. Nel 1999 l’album entra nella Grammy Hall of Fame Award.

Il titolo dell’album deriva da una citazione del libro Demian di Herman Hesse:

“Eravamo di fronte a lui e cominciammo a gelare dentro per lo sforzo. Abbiamo interrogato il dipinto, lo abbiamo vituperato, fatto l’amore con lui, pregato: lo abbiamo chiamato madre, lo abbiamo chiamato puttana e sgualdrina, lo abbiamo chiamato nostro amato, lo abbiamo chiamato Abraxas…” Il termine Abraxas ha un’origine gnostica.

Nel 1998, la Sony ha pubblicato una versione rimasterizzata, con tre brani inediti live: Se a cabo, Toussaint l’overture e Black Magic Woman/Gypsy Queen, registrati live alla Royal Albert Hall il 18 aprile del 1970.

Nel 1998, la Sony Music Entertainment in Giappone, parte della Sony Music, ha pubblicato anche una versione rimasterizzata di tipo SACD. Questo disco è registrato in stereo che comprende un unico strato SACD. Ciò vuol dire che i normali lettori non leggeranno il disco. Il SACD contiene le stesse tracce della versione CD.

Nel 2008, la Mobile Fidelity Sound Lab ha pubblicato un ulteriore versione dell’album, rimasterizzata sul loro ULTRADISC II (24K) Gold CD & LP.

La copertina rappresenta un particolare del dipinto del 1961 L’annunciazione, di Mati Klarwein.

Samba pa ti, tradotto in italiano significa “Samba per te”.
Questo pezzo strumentale, tra i più noti dell’album e di tutta la carriera di Santana, fu ripreso nel 1982 da José Feliciano, che aggiunse un testo nella prima parte per poi finire proprio con Santana come Guest musicale in un eccezionale duetto di grandi chitarre (classica spagnoleggiante di Feliciano ed elettrica di Santana) nel crescente finale strumentale. È anche uno dei brani presenti nel libro di Nick Hornby 31 canzoni. È stato utilizzato nel Regno Unito come musica di sottofondo per gli annunci TV di “Marks & Spencer” del 2006.

Tracce (edizione CD del 1998)
Singing Winds, Crying Beasts – 4:51
Black Magic Woman / Gipsy Queen – 5:19
Oye como va – 4:17
Incident at Neshabur – 4:58
Se a cabo – 2:50
Mother’s Daughter – 4:25
Samba pa ti – 4:45
Hope You’re Feeling Better – 4:10
El Nicoya – 1:30
Bonus tracks
Registrate dal vivo alla Royal Albert Hall il 18 aprile 1970 e non pubblicate in precedenza

Se a cabo – 3:47
Toussaint l’ouverture – 4:52
Black Magic Woman / Gipsy Queen – 4:57
Formazione
Musicisti
Carlos Santana – chitarra e voce
Jose “Chepito” Areas – timbales, congas, percussioni, voce
David Brown – basso
Mike Carabello – congas, percussioni
Gregg Rolie – organo, piano acustico, piano elettrico, voce
Michael Shrieve – batteria
Alberto Gianquinto – piano acustico in ‘Incident at Neshabur’
Rico Reyes – percussioni
Steven Saphore – tabla
Produzione
Fred Catero – produttore
John Fiore – ingegnere
Robert Venosa – illustrazioni e graphic design
Mati Klarwein – copertina

Link: memorabilia collection Rockdream (Santana)

 

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